Il Mistero

IL MISTERO
(scritto da Nicola Pelleriti)

Fra l'Arco Apuano
e il Verrucano
cinto
da altre rocciose catene
sia da un senso
sia dall'altro
scivolava
l'acqua
copiosa
a seppellire
il mostruoso Gorgo

Ad Esso ogni segno era volto
prima venerato
poi temuto
poi dimenticato
su Esso vi sorse un'ara
poi intorno l'Elisse
delimitato da possenti massi
e su di Essa e su di Esso
l'Arena per versargli il sangue
di uomini e bestie
appena fuori la Città dell'Acqua
che poi
dimentica
Lo inglobò
Venne dalla Luna il Principe Nero
con le Sue armi e i Suoi gendarmi e la Sua Forza
nessuna esclusa
la più formidabile
armata
del più implacabile Scudo
Anche il più geniale mortale
ne disegnò
possenti mura acuminate
per legare più strette le invisibili catene a difesa
che già dalle torri sui colli Lo imbrigliavano
Finchè Esso si fece invisibile
ma sotto i piedi di tutti
mentre i loro occhi guardavano altrove
richiamando a Sè vicini
Uomini e Donne
da ogni dove
per stordirli del vino dei colli
per nutrirli del sangue verde spremuto
per incatenarli a Sè